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LA BIBLIOTECA COMUNALE "BENEDETTO CROCE"
La Biblioteca di San Cipriano Picentino nasce come "Biblioteca Popolare" nel 1935. Negli anni Sessanta e Settanta del XX secolo diviene "Centro di Lettura" e, definitivamente, "Biblioteca Comunale" per effetto della Deliberazione del Consiglio Comunale n. 10 del 7 Febbraio 1991. Dal 2003, dotata di apposito Regolamento, fa parte del Servizio Archivistico e Bibliotecario (Deliberazione di Consiglio Comunale n. 45 del 27 Novembre 2003).
Il Patrimonio Bibliografico, composto da circa 6000 volumi, e' impreziosito anche da un Fondo Antico che conserva un manoscritto del 1734, il Catasto Onciario della Terra di Filetta e Pezzano, ed altri quattro del 1809, tra cui i volumi del Catasto detto "murattiano" . Particolare importanza, inoltre, riveste la Collezione delle Leggi e dei Decreti d'Italia, composta sia da Libri Antichi, datati tra il 1806 ed il 1830, che da edizioni moderne, in quanto presenta caratteri di "unicità" ed "omogeneità", rispondenti alla storia ed alla evoluzione giuridico-amministrativa dell'Ente. Essa documenta il passaggio dal nucleo originario della Universitas Sancti Cipriani alla nascita della "Comune" avvenuta nel 1806. Per tali motivi, nel 2003, il fondo antico è stato dichiarato di "valore storico e culturale" dalla Soprintendenza Archivistica per la Campania.
La Biblioteca Comunale di San Cipriano Picentino aderisce al Sistema Bibliotecario della Provincia di Salerno (Bibliorete) dal 2004 e al Polo SBN CAM dal 2012 con il quale condivide anche il Catalogo On-Line.
Il Progetto Enea - Progetto di Promozione e Valorizzazione del Patrimonio di Pregio della Biblioteca Comunale “Benedetto Croce” di San Cipriano Picentino - intende proseguire il lavoro di conservazione del patrimonio bibliografico antico della Biblioteca Comunale di San Cipriano Picentino, iniziato sin dal 2002, in collaborazione con il Settore Musei e Biblioteche della Regione Campania, attraverso il finanziamento e la realizzazione di diversi progetti di restauro e digitalizzazione. Il Progetto, attraverso la metafora di Enea, vuole traghettare il passato verso il futuro, ossia intende Valorizzare e Promuovere il Patrimonio Bibliografico di pregio, restaurato e digitalizzato attraverso ben sei progetti, finanziati dalla Regione Campania (Settore Musei e Biblioteche) dal 2001 al 2013. Così come fece il giovane Enea, trasportando sulle il vecchio Anchise, si intende valorizzare le informazioni storiche acquisite (avvenimenti, datazioni, nomenclatura, genealogie) attraverso nuovi mezzi di comunicazione, per renderle fruibili ad un pubblico sempre più ampio e promuovere il culto per la “storia locale” in quanto storia del Territorio e parte della Storia generale.
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