Il canone concordato riguarda le proprietà di privati concesse in affitto ad uso abitativo. L’importo del canone deve essere compreso in una fascia tra un valore minimo e uno massimo come stabilito negli accordi territoriali (convenzioni locali tra organizzazioni di proprietari e inquilini). All’interno degli accordi territoriali troviamo tutte le indicazioni utili al calcolo del canone sulla base di precisi parametri, quali caratteristiche dell’immobile, ubicazione, e durata del contratto.
I vantaggi del canone concordato sono molteplici, e riguardano sia proprietari che inquilini. A fronte di un canone “calmierato” il proprietario di casa avrà accesso ad agevolazioni fiscali molto vantaggiose, che nella maggior parte dei casi consentono una migliore rendita rispetto al canone libero nel rapporto canone percepito/tasse. Gli sgravi fiscali per proprietari sono:
- riduzione della base imponibile per IRPEF e imposta di registro;
- riduzione IMU e TASI al 75% (Comuni indicati nel DM 16/1/2017)
- cedolare secca al 10% (prorogata fino a fine 2019)
In allegato: Delibera di Giunta Municipale con Accordo sottoscritto. |